News da AgreenSERVICE

TRUFFE INFORMATICHE CON SOSTITUZIONE DELL’IBAN IN FATTURA

Il meccanismo è semplice: il fornitore spedisce al cliente una mail dove vengono indicate le coordinate bancarie di destinazione per effettuare un bonifico oppure una mail contente in allegato una fattura nella quale viene indicato l’IBAN ove dovrà essere effettuato il pagamento della stessa; il cyber criminale che intercetta l’e-mail riesce a modificare le coordinate bancarie nel corpo della mail o direttamente nel documento. Il cliente riceve quindi una mail dall’indirizzo del fornitore e, non percependo che l’IBAN è stato contraffatto, opera il pagamento sulle nuove coordinate bancarie. Quando ci si accorge della truffa il conto di destinazione è già stato chiuso ed i soldi han preso il volo.
Per prima cosa bisogna essere consapevoli del problema e della possibilità di subire questo genere di attacco: per questo motivo è necessario prestare attenzione ad alcuni dettagli prima di effettuare il pagamento: spesso il conto bancario artefatto ha delle coordinate estere e quindi, prima di effettuare un pagamento ad un soggetto italiano su un conto estero, ci si dovrebbe insospettire e chiedere conferma (magari telefonicamente) che l’IBAN indicato sia effettivamente quello corretto. Un altro indizio è spesso fornito dal fatto che il font dell’IBAN artefatto è diverso dal carattere del resto del documento o della mail.
È necessario prendere consapevolezza che, non essendoci cure una volta che il fatto è stato compiuto, l’unica arma di difesa efficace è rappresentata dalla prevenzione. L’errore più comune è quello di sottovalutare questi fenomeni; la maggior parte delle persone pensano che siano molto più rari di quello che la realtà ci dice.